Continuano i lavori sulla SS 640, al termine dei quali l’arteria che collega Agrigento con Caltanissetta e l’autostrada A19 sarà a doppia carreggiata e trasformata quindi in strada extraurbana principale.
Nelle ultime due settimane, le notizie principali arrivano dalla zona di Caltanissetta; intorno al capoluogo nisseno infatti, si è proceduto all’avvio di un cantiere molto importante ed all’apertura parziale di un nuovo tratto che permette la fine di una lunga deviazione e numerosi disagi. Partendo proprio da quest’ultimo fatto, è da segnalare in proposito l’apertura avvenuta lo scorso 23 marzo della bretella che dallo svincolo di Caltanissetta nord permette di arrivare presso l’autostrada A19.
Il tratto di strada in questione, chiuso da due anni, ha fatto sì che in questo lasso di tempo gli automobilisti provenienti dal nisseno e dall’agrigentino, dovessero transitare in una lunga deviazione che dallo svincolo della zona industriale di Caltanissetta, si dirige verso la SS 626; di fatto, un vero e proprio aggiramento della città, che adesso però è solo un ricordo. L’apertura al transito di questo tratto di 5 km comunque, è parziale; le auto transitano in quella che sarà la futura corsia in direzione Agrigento, l’altra invece è ancora incompleta con gli operai quindi a lavoro e dunque la bretella al momento è ad unica carreggiata a doppio senso di circolazione.
Per quanto riguarda invece l’apertura del nuovo cantiere, esso riguarda lo scavo della seconda canna della galleria Caltanissetta; sulla prima, i lavori di scavo sono terminati nello scorso ottobre grazie all’impiego della ‘talpa’ TBM denominata ‘Barbara’, la quale ha battuto diversi record e nel giro di 500 giorni ha terminato il proprio lavoro sotto la collina Sant’Elia. Questa stessa talpa poi, una volta smontata, ha percorso il tragitto inverso per tornare al campo base del cantiere situato in contrada Bigini e qui è stata ricomposta e pochi giorni fa ha iniziato il suo nuovo lavoro di scavo; è previsto che nel giro di un anno, anche la canna in direzione Agrigento verrà completata. Le due opere compiute dalla talpa Barbara, andranno a costituire la futura galleria ‘Caltanissetta’, forse l’opera più importante del tratto nisseno della SS 64o; si tratta infatti, di una galleria di quasi quattro chilometri che, una volta ultimata, metterà in comunicazione diretta la zona compresa tra San Cataldo ed il capoluogo con il tratto finale della SS 640 e quindi con la bretella che conduce verso la A19.
I lavori sopra descritti, fanno parte del secondo maxi lotto della SS 640, che coincide con il tratto nisseno ed il cui contraente è il gruppo temporaneo di imprese ‘Empedocle 2’, all’interno del quale in passato vi è stata anche la Tecnis, azienda coinvolta in note vicende giudiziarie. A tal proposito, l’ANAS e la CMC (azienda principale presente nel raggruppamento Empedocle 2) nelle scorse settimane hanno annunciato che quanto accaduto alla società catanese non avrà influenza sull’andamento dei lavori della SS 640.
Il raddoppio completo dell’arteria comunque, dovrebbe vedere la luce entro i primi mesi del 2018; si lavora in tutto il tratto nisseno, da Grottarossa fino alla bretella sopra citata; il tratto agrigentino invece, affidato alla Empedocle 1, risulta completo al 93%: rimangono da completare i tratti di contrada Petrusa/Gasena (alle porte di Agrigento e della Valle dei Templi), così come quelli del rettilineo di contrada Noce, a Racalmuto. Nella scorsa estate i lavori in queste zone erano ripresi con l’annuncio del loro completamento entro questa primavera; tuttavia al momento, non sembrano che le opere siano in fase di ultimazione, anzi in tanti sui social lamentano una presenza molto blanda di operai e mezzi a lavoro, novità in tal senso probabilmente nelle prossime settimane.